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Pacchetto provvedimenti eCommerce, l’Europa spinge il mercato (unico) digitale

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Provvedimenti europei per sfruttare a pieno le potenzialità dell’eCommerce

La settimana scorsa la Commissione Europea ha varato un pacchetto di provvedimenti eCommerce, provvedimenti legislativi che hanno l’obiettivo di:

  • Fermare il blocco geografico ingiustificato;
  • Aumentare la trasparenza dei prezzi di consegna transfrontaliera;
  • Migliorare l’applicazione dei diritti dei consumatori.

 

Misure importantissime che permetteranno di vendere e comprare prodotti e servizi online anche da e nelle più periferiche regioni, con più facilità e sicurezza.

Perché se il valore dell’eCommerce in Europa sta crescendo, le sue potenzialità non sono ancora pienamente sfruttate.
Solo il 15% dei consumatori compra online da un altro Paese europeo e solo l’8% delle aziende vende all’estero. È proprio per aumentare queste percentuali, spingere il mercato digitale e renderlo unico che l’UE ha varato questo pacchetto.
Una nuova cornice del mercato digitale europeo, con meno confini ma con tanti vantaggi e sicurezze in più.
Andiamo a scorporarlo in tutti i suoi punti per capirne di più.

1. Fermare il blocco geografico ingiustificato

Il blocco geografico si riferisce a tutte quelle pratiche usate dai venditori online che negano l’accesso a un sito web da un altro Stato Membro, includendo anche le situazioni in cui i consumatori di un altro Stato non possono accedere ai prodotti o servizi richiesti o per accedervi devono pagare un prezzo addizionale.
I provvedimenti di questo pacchetto eCommerce intendono offrire più opportunità ai consumatori e intervengono su:

Una nuova cornice del mercato digitale europeo, con meno confini ma con tanti vantaggi e sicurezze in più.

Stabilisce le circostanze in cui non ci sono ragioni per il blocco geografico o altre forme di discriminazione basate su nazionalità, residenza o posizione.

  1. Vendita di prodotti senza consegna transfrontaliera: un consumatore straniero deve avere il diritto di consegna nel paese in cui è localizzato il commerciante, allo stesso modo di un consumatore locale;
  2. Vendita di servizi per via elettronica: un consumatore di uno Stato Membro diverso da quello dell’azienda fornitrice non deve pagare prezzi addizionali rispetto ai consumatori dello stesso paese;
  3. Vendita di servizi forniti in specifici luoghi fisici: un consumatore straniero deve potersi avvalere delle stesse tariffe dei consumatori locali.

2. No al blocco degli accessi ai siti web

Vieta il blocco di accesso a siti web e l’uso di re-routing automatici senza il consenso preliminare del consumatore.
Questo aumenterà la trasparenza dei prezzi permettendo ai consumatori di accedere a diversi siti nazionali e controllarne le varie tariffe.

3. Nessuna discriminazione sui pagamenti

Mentre i commercianti rimangono liberi di accettare qualunque modalità di pagamento, la proposta di legge include misure di non-discrimination entro queste modalità di pagamento.
Non permette diversi trattamenti sulla base della località in cui il pagamento avviene, il luogo del fornitore del servizio di pagamento o il luogo di emissione dello strumento del pagamento.
Sono vietati trattamenti diversi quando si verificano le seguenti condizioni:

  • I pagamenti sono effettuati attraverso transazioni elettroniche con bonifico, addebito diretto o con carta di credito;
  • Il commerciante può richiedere un’autenticazione del cliente da parte del pagante;
  • I pagamenti avvengono in una valuta che il commerciante accetta.

Insomma, provvedimenti importanti che danno una forte spinta al settore del commercio elettronico in Europa e che stimolano la fiducia dei consumatori verso una più sicura e semplice esperienza d’acquisto online.

Per quanto riguarda l’applicazione di queste misure, avverrà nel 2017, ma non saranno applicabili a settori che sono già coperti da legislazioni specifiche o che non sono facilmente commercializzati e commercializzabili a livello transfrontaliero, come i servizi di trasporto, i servizi finanziari al dettaglio e i servizi audiovisivi.
Settori che non sono toccati da questo pacchetto eCommerce, ma su cui la Commissione Europea sta lavorando tramite iniziative parallele.

Qui il file completo della Commissione Euopea sul “Boosting E-Commerce”, con domande e risposte specifiche sui provvedimenti e sui loro concreti casi di applicazione.

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