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Made in Italy online: dove puntare in Europa e perché

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Con un potenziale di 631 milioni di persone che utilizzano internet e più di 300 milioni di e-shopper, l’Europa è il terreno digitale caldo su cui puntare per vendere Made in Italy online.

Complice il netto aumento dell’affidabilità dei sistemi di pagamento e le nuove norme regolatrici dell’Unione Europea, il numero di persone disposte a comprare online in Europa diventa sempre maggiore.

Un’Europa in cui aumenta sempre di più la ricerca online del “Made in Italy”, etichetta che è già di per sé brand.

Nel 2017 il valore degli acquisti del commercio digitale europeo ha registrato un aumento del 14% raggiungendo un valore di 602 miliardi, rispetto ai 530 miliardi del 2016 e i 460 del 2015, con un bacino di ben 296 milioni di persone che acquistano online. All’interno e all’esterno dei confini nazionali.

Eppure, secondo il segretario generale dell’Ecommerce Europe, il mercato digitale in Europa non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. O meglio, sono le aziende che non lo stanno sfruttando ancora come potrebbero: quasi la metà dei consumatori europei (un numero in crescita) effettua acquisti in un altro paese, eppure meno dell’8% delle piccole e medie imprese vende fuori dai confini nazionali.

Il settore delle vendite online al dettaglio è la chiave della crescita del commercio digitale europeo. I dati emersi dal Center for Retail Research, indicano un tasso di crescita del 17% rispetto al 2016.

Perché puntare su Inghilterra, Germania e Francia?

L’Inghilterra, la Germania e la Francia dominano il mercato digitale europeo. Non solo posseggono la più grande quota online di vendita al dettaglio nei rispettivi mercati, ma costituiscono da soli il 60% del fatturato online del continente.

L’Inghilterra, con 157,1 miliardi di euro, conta il valore degli acquisti e la percentuale di consumatori online più alti. Un quadro florido per l’eCommerce in questa nazione, che non a caso si trova al primo posto per il Prodotto Interno Lordo.

In piena corrispondenza con questa panoramica, l’analisi Postnord: E-commerce in Europe 2017 ha rivelato che in Inghilterra c’è la media annuale di spesa online più alta d’Europa: ben 874€ per consumatore (in confronto alla media di 373€ italiana).

La Germania invece conta un valore degli acquisti di 59,7 miliardi e un numero maggiore di consumatori online (51,6 milioni). Una cifra che le attribuisce il podio per maggiore presenza nel mercato digitale europeo.

Secondo l’analisi la media annuale di spesa online per questa nazione è di 647€ per consumatore.

La Francia, sebbene con un numero di consumatori minore rispetto alle precedenti nazioni, conta  un valore degli acquisti pari a 71,4 miliardi, superiore a quello tedesco.

La media annuale di spesa online per questa nazione è di 591€ per consumatore.

Il settore delle vendite online al dettaglio è la chiave della crescita del commercio digitale europeo

– Center for Retail Research

Perché vendere Made in Italy online in Europa?

Moda, abbigliamento e gastronomia sono i settori trainanti dell’export italiano. I più identificativi del Made in Italy che a livello europeo godono di un grandissimo appeal essendo associati all’idea di pregio e qualità.

Gli stessi settori che fanno da traino del mercato online italiano (secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano + 25% Abbigliamento; +29% Food and Grocery, + 39% Arredamento & Home Living).

Ma andiamo a contestualizzare questo aumento nel quadro italiano del mercato digitale.

Nonostante la costante crescita dell’eCommerce riguardi anche l’Italia, il valore del fatturato è pari a 23,6 miliardi nel 2017 con una crescita del 17% rispetto al 2016.

Assistiamo ad una crescita e al successo di questi settori con un potenziale bacino di consumatori che è meno della metà di quello di paesi in vetta nel commercio digitale come Inghilterra, Germania e Francia. E con una media annuale di spesa online ancora più bassa.

Internazionalizzare il Made in Italy delle aziende, delle pmi e anche dei più piccoli artigiani significa trovare un mercato pronto ad accoglierne le eccellenze.

Farlo attraverso l’eCommerce significa sfruttare un canale in grado di abbattere i confini geografici, azzerare i tempi di comunicazione e ridurre i costi di servizio. Un canale di vendita in continua ascesa che si sta configurando come il nuovo standard.

Non è un caso che il colosso delle vendite al dettaglio mondiale Amazon abbia appena aperto una sezione dedicata esclusivamente al Made in Italy.

Insomma, i dati ci dicono chiaramente che i presupposti ci sono.

Ma i produttori italiani, sono pronti? Hubstrat è pronta a sostenere le PMI Italiane.

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