La rivoluzione inavvertita
C’è una trasformazione che continua, imperterrita, a generare un vortice di cambiamenti: è la rivoluzione dei contenuti.
In sordina, silenziosa, spesso invisibile agli occhi degli utenti ma vissuta in tutta la sua radicalità da quelle aziende che hanno da sempre fondato il proprio core business sulla diffusione di contenuti e informazioni.
Se da un lato nessuno oramai dubita che il futuro dell’editoria sia principalmente un futuro digitale, dall’altro c’è un grande ostacolo da superare: far emergere i propri contenuti dal mare della rete per intercettare gli utenti interessati e generare traffico.
Il posizionamento è la carta vincente
Ma come si possono raggiungere tali obiettivi? Per aumentare il numero dei fruitori e la percentuale di visite sulla propria piattaforma è necessario rendere i contenuti ben visibili all’interno dei motori di ricerca, dandogli dignità e autorevolezza. Questo permetterebbe di posizionare articoli e news tra i primi risultati della SERP di Google garantendo un sicuro successo e una notevole percentuale di clic (CTR).
Come riuscirci?
Questa è la domanda da un milione di dollari: un buon posizionamento è il risultato di una serie di attività differenti tra loro ma assolutamente complementari. Impensabile percorrere una sola strada perchè esistono più canali e più aspetti da considerare.
In genere, si possono suddividere queste attività in due macroaree: quelle che interessano l’ottimizzazione della struttura e dei contenuti del sito web, le attività on-site, e quelle che interessano la promozione e l’advertising, le attività di marketing.
Conosci te stesso. Conosci il cliente. Innova.
– Beth Comstock
Posizionamento: le attività on-site
Ottimizzare la piattaforma per migliorarne qualità e fruizione è il primo step di una digital strategy che punti al raggiungimento di risultati concreti e a lungo termine.
Lo scopo è quello di aumentare la visibilità del sito – e di conseguenza il traffico organico – e renderlo il più possibile user-friendly.
Nel dettaglio, le attività on-site interessano:
- modifica del layout del sito per risolvere eventuali criticità di stile e migliorare la user-experience degli utenti;
- aggiornamento del CMS con installazione di plug-in capaci di migliorare la fruizione e l’usabilità del sito sia da backend che da frontend;
- hosting su server dalle alte prestazioni, per evitare improvvisi malfunzionamenti della piattaforma, ridurre al minimo il tempo di caricamento medio delle pagine e qualificare positivamente il sito agli occhi dei motori di ricerca e dei social network;
- installazione plug-in SEO per facilitare l’indicizzazione del sito da parte dei motori di ricerca e migliorarne il posizionamento;
- ottimizzazione SEO dell’intera struttura del sito web e dei top content;
- implementazione tecniche di growth hacking on-site volte alla creazione di percorsi di conversione degli utenti in termini di engagement con gli altri canali ufficiali, come la pagina Facebook e la Newsletter.
Posizionamento: le attività di marketing
Per le attività di marketing, la strategia da ideare avrà lo scopo di aumentare il traffico sul sito web e il numero mensile degli utenti unici. Le strade per il raggiungimento di questo obiettivo sono svariate anche se esistono alcuni canali considerati più performanti di altri. Nel dettaglio:
- Google display network: tramite campagne di display advertising pay per click, Google display network permette di posizionare i feed dei contenuti della propria piattaforma sui principali publisher del settore così da veicolare gli utenti sul sito web. In questo modo si guadagnerà awareness sia da parte degli utenti che dei motori di ricerca e dei social network.
- Facebook: attivare campagne pay per click su Facebook permetterà di sfruttare l’alto engagement degli utenti sui social network per le categorie di contenuto e i target più performanti. In questo modo si genereranno non solo click al sito web, ma anche condivisioni, interazioni con la pagina Facebook e un potenziale aumento naturale della fanbase su cui sarà poi possibile implementare successive azioni di nurturing.
- Content promotion networks: attraverso l’affiliazione a piattaforme di promozione di contenuti premium, i contenuti e gli articoli saranno posizionati, attraverso campagne di native advertising, con formati nativi premium in feed di “contenuti consigliati” sui principali siti di riferimento del settore dell’editoria online. In questo modo, grazie alla natura pubblicitaria meno diretta e più “recommended”, si guadagnerà maggiore awareness sia da parte degli utenti che dei network online.
Solo attraverso una così dettagliata strategia di ottimizzazione, capace di inglobare la maggior parte degli aspetti interni ed esterni al proprio sito web, si potrà raggiungere il vantaggioso – quanto ambito – traguardo del primo posto della SERP Google! Pronti per questa sfida?