Quanto vale un post su Facebook?
Ce lo dice Worldz, La startup che trasforma le condivisioni social in sconti per gli utenti e in un passaparola naturale per gli eCommerce.
La startup Worldz ha fatto proprie la filosofia e la strategia di Growth Hacking creando un’app che dà un valore economico ai post.
Tramite un complesso algoritmo, calcola le interazioni ricevute sul social con i propri post (like, commenti e condivisioni) e ne ricava un “valore economico” in termini di sconto quando quel post diventa la condivisione di un acquisto online.
Il processo è semplice (e spontaneo): effettui un acquisto, lo condividi con i tuoi amici su Facebook e ricevi uno sconto pari al tuo livello di “engagement”. La tua “popolarità”, se vogliamo.
Insomma, senza dover far altro che condividere il proprio acquisto (azione che spesso facciamo già, ma senza nessun compenso) si diventa advisor di un brand e grazie al Worldz Wallet si riceve uno sconto immediato (proporzionale alla propria popolarità) sull’acquisto effettuato sugli eCommerce che installano il plugin. Una logica che rientra perfettamente in quella del web 3.0 che mette al centro indiscusso l’utente.
Perché non è forse lui ad esercitare il potere in quella che è la democrazia del social?
Un Growth Hacking che fa del Social Web un Social Commerce.
Ci troviamo di fronte a nuove frontiere di quel social web (2.0) che, dall’affannosa ricerca di influencer, brand ambassador e advisor esperti, si appresta a diventare sempre più un social commerce in cui gli advisor sono gli utenti comuni.
Un Growth Hacking che fa del Social Web un Social Commerce.
Intervista a Joshua Priore, CEO e Founder di Worldz
Rappresentante di uno dei casi più interessanti e promettenti di Growth Hacking a Napoli, Joshua Priore risponde alle nostre domande per sapere come è nata e come si è sviluppata l’innovstivs startup.
D: Ciao Joshua, ci racconteresti chi sei e qual è il tuo background?
R: Dunque io sono il CEO e Founder di Worldz. Precedentemente ero allievo ufficiale pilota presso l’accademia aeronautica di Pozzuoli e poi, in seguito ad una missione fallita, sono rientrato e mi è venuta in mente l’idea di Worldz.
Tutte le competenze che ho accumulato sono legate pressoché alla mia esperienza in Aeronautica e agli anni all’università di Ingegneria Aerospaziale.
Al mondo delle startup mi sono affacciato solo due anni fa e non è stato semplice comprendere questo mondo a sé stante. Però credo che se ci sono riuscito io, che non avevo alcuna esperienza nel settore, chiunque può farcela se s’impegna.
D: Ci spieghi, a parole tue, cos’è Worldz e come funziona?
R: Worldz è un plugin per eCommerce che comprende la popolarità degli utenti di Facebook, a cui attribuisce un valore economico.
Questo valore economico, chiamato Worldz Wallet, può essere speso presso i nostri eCommerce partner a fronte di una condivisione fatta dall’utente.
In altre parole si diventa Advisor dei prodotti che si acquistano e, a fronte di pubblicizzare il marchio o il prodotto, si percepisce uno sconto immediato e giornaliero. (Hai provato il tuo valore economico su worldz.net?)
D: Com’è nata l’idea di Worldz?
R: L’idea è nata perché non comprendevo come mai molti dei miei amici seguissero la tendenza a chi prendeva più “like”.
E mi sono detto: ma perché non far sì che, oltre alla gratificazione personale, non possa essere correlato anche un beneficio tangibile? E da qui è nato Worldz.
D: E come l’avete sviluppata in seguito?
R: All’inizio non è stato semplice. La ricerca dei primi finanziamenti mi ha permesso di conoscere la realtà delle startup in Italia, purtroppo non facile.
Una volta individuato il business Angel, abbiamo realizzato un MVP e, successivamente, abbiamo trovato un Venture che ha finanziato il progetto. Ad oggi, lavoriamo in Worldz in sette.
D: Quali sono i vostri obiettivi, come innovatori e come startup?
R: Per ora ci stiamo focalizzando sulla crescita e sul diffondere il prodotto. Obiettivi a medio lungo termine per una startup digital, a mio avviso, sono difficilmente pronosticabili dato che il mercato è tanto rapido.
Quel che certamente faremo nei prossimi mesi è fornire il plugin alle società che comprendono la grande potenzialità di Worldz a tutto tondo. Quindi stiamo costruendo partnership con realtà del settore in Italia e all’estero.
D: Credi che, in un momento come questo del web 3.0 in cui i consumatori sono sempre più al centro, e allo stesso tempo sempre più sfuggenti, gli eCommerce comprenderanno il valore di Worldz?
R: Assolutamente sì. Noi mettiamo il consumatore al primo posto. Difatti non esiste un mercato se non c’è richiesta e, da quello che vediamo, il consumatore è sempre attento alle novità, anche in un contesto italiano dove può sembrare esserci un freno nel settore tech-digital.
A mio avviso, infatti, sono le aziende che dovrebbero essere più friendly nei confronti dell’innovazione, dato che gli utenti sono ben che attivi e propensi a nuove forme di intrattenimento, innovazione o vendita.