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3 Strategie di Marketing Automation per eCommerce

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Quando l’automazione diventa vincente

Come abbiamo più volte ribadito, la marketing automation non ha nulla a che fare con la comunicazione robotica. Anzi.

Si tratta di one-to-one email che sono inviate “automaticamente” a contatti iscritti ad una determinata lista e che hanno l’obiettivo di aggiungere valore all’esperienza delle persone che entrano in contatto con una determinata azienda.

Si chiama automazione perché si attiva in seguito al compimento di un’azione sul website (o su una pagina di atterraggio ad hoc), con un timer stabilito o persino con il non-compimento di una potenziale azione se il contatto è già iscritto. Qualunque sia la modalità che veste meglio le circostanze del messaggio inviato.

Un messaggio di auguri, un promemoria per tornare al carrello, una ri-presentazione di un vecchio contenuto, l’annuncio di un nuovo prodotto selezionato sulla base delle abitudini di shopping. Sono tutte forme comuni di marketing automation per eCommerce usate per comunicare con i propri clienti.

Gli obiettivi da prefiggersi per raggiungere il successo con la marketing automation sono:

1. Costruire una relazione a lungo termine con i propri iscritti
2. Rendere il messaggio coinvolgente e unico per il proprio business
3. Aumentare il tasso di apertura delle proprie campagne email

Creare, differenziare, analizzare.

Quali strategie mettere in pratica per raggiungere questi obiettivi?

Per raggiungere gli obiettivi si possono mettere in pratica utili strategie di marketing digitale.

La possibilità di raggiungere milioni di persone con un solo clic ha permesso alle aziende di entrare in nuovi mercati, vendere prodotti e trovare clienti da tutto il mondo, ma non è così facile come sembra.

Il panorama digitale è in continua evoluzione, il che significa che le aziende devono adattarsi rapidamente se vogliono rimanere davanti alla concorrenza.
Ecco alcune strategie che potete mettere in pratica per raggiungere i vostri obiettivi aziendali con il marketing digitale.

1. Creare una serie di email in base alle possibili azioni-utente

Una delle migliori strategie per raggiungere il successo con la marketing automation è avere una strategia.

Progettare un ipotetico flusso di email che proceda in parallelo con le possibili azioni dell’utente. Ogni email avrà uno scopo diverso in base alle azioni effettuate e quelle da effettuare.

Se un utente si è appena iscritto riceverà automaticamente l’email di benvenuto (welcome mail). Dopo aver ricevuto il benvenuto, riceverà email focalizzate su contenuti di qualità per conoscere l’azienda (brand awareness), i suoi valori e la sua missione (prima dei prodotti).

Una volta trasmessi questi concetti fondamentali e aver costruito una base di consapevolezza e fiducia, si dà il via a promozioni di prodotti. La scelta della tipologia dell’offerta deve essere “content related”, basarsi cioè sul contenuto discusso nelle precedenti email (o, se generico, basarsi sui prodotti più rappresentativi).

Chiusa questa prima fase, si ritorna alle email focalizzate sul contenuto, dall’articolo di blog a un piccolo storytelling nel corpo della mail. Soprattutto con gli iscritti che non hanno convertito in questa prima fase.

Una strategia tra le più valide ed efficaci. Sempre se il contenuto prodotto è di valore, interessante e realmente informativo per la relativa audience che lo riceverà.

2. Differenziare il tuo brand dagli altri

La marketing automation è importante perché permette di inviare l’email giusta, al momento giusto, alla persona giusta. È un grande potenziale che non va sprecato.

Quello che serve è inviare messaggi coinvolgenti e unici, mantenendo la chiarezza e la semplicità nella forma e nella struttura.

La prima cosa su cui focalizzarsi è la coerenza: il primo iscritto alla mailing list deve avere un’esperienza simile al millesimo iscritto. Della stessa originalità e dello stesso valore.

Secondariamente (e in maniera funzionale alla coerenza) bisogna veicolare un contenuto personalizzato e, soprattutto, espresso con un preciso tone of voice. Né robotico né formale. Deve avere la giusta personalità, sia che si tratti di una mail di contenuto che di una mail di promozione.

Dal visual ai contenuti di ogni singola mail. Dal tone of voice al topic. Tutto deve essere originale per differenziarsi dagli altri e allo stesso tempo mantenersi coerente.

3. Identificare i punti deboli attraverso il testing

Analizzare la serie di email automatizzate è fondamentale per identificare messaggi che riportano un basso click-through-rate (percentuale di click), open-rate (tasso di apertura) o le conversioni on-site (in base ai contenuti delle rispettive email).

Tutte metriche che vanno monitorate per valutare l’efficacia delle email sulla base di quello che è l’indicatore più importante: i feedback degli utenti destinatari.

Il passaggio seguente è sostituire le email inefficaci (dati alla mano) con due versioni di un simile messaggio (A/B test). In questo modo, si può scoprire quale delle due versioni della stessa mail ha più efficacia sugli utenti e puntare su quella che porta maggiori risultati.

Se invece è l’intera serie di email a non funzionare, è inutile focalizzarsi sui singoli messaggi. In questo caso quello che serve è cambiare la strategia a monte e ricreare l’intero flusso di marketing automation.

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