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Smart Glasses: come funzionano e perché comprarli

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Hai già gli smart glasses? Sono dei computer indossabili, proprio come gli smartwatch, che hanno già stravolto le nostre vite. 

Il primo modello degli “occhiali intelligenti” nasce da un progetto tecnologico e ambizioso di Google nel 2013, che non solo si è rivelato un totale fallimento commerciale, ma ha anche scatenato molte critiche al punto che i Google Glass furono vietati nei bar americani. 

Cosa fanno gli smart glasses? Usano la realtà aumentata per immagazzinare attraverso il display delle informazioni video, audio e di dati.

Oggi gli Smart Glasses sono entrati nella fase di maturità tecnologica e si prospetta che diventino i nuovi “Next Big Thing”, ovvero il prossimo grande prodotto wearable accessibile sul mercato, occupando lo spazio delle smartband e degli smartwatch.

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Recentemente, il mercato tecnologico si è dimostrato molto interessato agli smart glasses, tanto che: Facebook ha lanciato la sua prima linea in collaborazione con Ray-ban, Amazon ha prodotto gli Echo Frames, Xiaomi ha prodotto la sua versione e sembra che anche Apple presenterà la sua a fine 2022.

Smart Glass della collab Facebook & Ray-Ban: i Ray-ban stories

Smart Glasses: come funzionano e perché comprarli - Hubstrat.

 

Arrivati sul mercato il 9 settembre 2021 ad un prezzo di 329 euro, i Ray-ban Stories si sono palesati come un progetto di innovazione tecnologica ed estetica, sono disponibili anche modelli a lenti scure per proteggersi dal solo (dei veri e propri smart sunglasses).

Sono stati presentati in un video in collaborazione tra Mark Zuckerberg, il conosciutissimo CEO di Meta e Rocco Basilico, l’Officer di Essilor Luxottica, e si sono inseriti nella visione futuristica del “Metaverso” zuckbergiano.

Dal punto di vista estetico, sono stati lanciati con i tre tipici stili Ray-Ban “Meteor”, “Round” e “Wayfarer” con i sei colori della palette Ray-ban della montatura (glossy black, blue, brown, olive, e matte black) e della lente (brown gradient, clear, dark blue, dark gray, green, o photochromic green). I Ray-Ban Stories rispetto a quelli tradizionali, si differenziano per il peso, circa 5g in più, per le stanghette leggermente più voluminose e per il materiale delle lenti che sono in plastica piuttosto che in cristallo. Di notevole impatto è la fattura del tasto di accensione, spegnimento e pairing con lo smartphone.

Dal punto di vista tecnico, si caratterizzano per la dual camera da 5 megapixel (video e foto); auricolari open-ear e un sistema audio costituito da ben 3 microfoni; un comparto software costituito dall’app integrativa “Facebook View” che permette una pratica gestione, modifica e condivisione dei contenuti acquisiti, con la possibilità di poterli caricare sulle app social presenti sul dispositivo; infine, un nuovo e interessantissimo assistente virtuale conosciuto come “Facebook Assistant”.

La qualità delle fotografie e dei video non sono paragonabili agli smartphone presenti oggi sul mercato, ma sono adeguate alla condivisione sui social network senza filtri. Non è possibile postare direttamente dai Ray-ban stories, ma occorre prima trasferire i dati sullo smartphone attraverso Facebook View. 

In definitiva, i Ray-ban stories non si sono posizionati sul mercato come un prodotto per professionisti, ma è una valida scelta per chi desidera provare l’experience degli Smart Glasses

Occhiali Smart Glasses di Amazon: l’ambizione degli Amazon Echo Frames

Come altre grandi aziende Tech, anche il colosso dei colossi Amazon, non poteva non partecipare alla competizione riguardante i wearable con lenti.

Il 10 dicembre 2020, infatti, sono entrati in commercio gli Amazon Echo Frames, Smart Glasses di Amazon, al prezzo di 250 dollari (230 euro circa).

Il loro obiettivo è sposare la “semplicità”, presentandosi come un prodotto senza fronzoli e artifizi, che non punta alla “realtà virtuale”, ma ad essere un “assistente vocale portatile” capace di comunicare tramite Alexa, connettendosi allo smartphone del proprietario. Può fare tutte le cose che siamo abituati a delegare al echo dot come leggere messaggi, gestire le notifiche in ordine di priorità, chiedere di ascoltare la musica o di chiamare l’ufficio. 

Molto dello sviluppo è stato infatti dedicato alla parte Audio, gli echo frames sono dotati di un sensore in grado di gestire autonomamente il volume del microfono, così da non doversi perdere frequentemente nella regolazione del volume. La promessa di Amazon Echo Frames è quella di avere sempre un audio nitido e di qualità, che potrà essere sentito solo da chi indossa gli occhiali e non dalle persone circostanti.

Rispetto alle versioni precedenti, è stata incrementata la durata della batteria e aggiunto una funziona che li rende più tecnologici e sostenibili: gli Echo Frames si accorgono di non essere indossati e si spengono automaticamente.  

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A differenza di quel che si pensi gli Smart Glasses di Amazon vogliono essere prima di tutto degli occhiali, tanto da pesare solo 34 grammi, inoltre il loro design è semplice e minimal tanto che dall’esterno non si nota la vena smart. Per i consumatori che hanno dei difetti visivi le lenti possono essere anche modificate.

Il secondo obiettivo di Jeff Bezos e i suoi soci è quello di rendere Alexa una compagnia onnipresente nella vita quotidiana dei suoi consumer. Infatti, gli echo frames consentono ad Alexa di entrare con estrema naturalezza nella vita dei suoi utenti.

Secondo Amazon quindi, per vincere la competizione del mercato di questa nuova fetta di device occorreva bocciare totalmente la linea dettata dai precedenti Google Glass a favore di una visione del wearable ben più semplicistica e orientata alla possibilità di avere un assistente sempre disponibile in ogni luogo.

Gli Xiaomi Smart Glasses: l’eredità dei Google Glass

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Dove Amazon cerca di battere una strada completamente opposta a quella percorsa dai Google Glasses, Xiaomi ne recupera la volontà con il suo prodotto per questo settore: gli Xiaomi Smart Glass.

Con un costo particolarmente contenuto (si parla di circa 360 euro) Xiaomi riesce a portare sul mercato un prodotto davvero interessante dal punto di vista delle specifiche, il suo obiettivo è immaginare un futuro in cui gli “smart glasses” possano sostituire gli smartphone.

Come i suoi antenati Google Glass, gli Xiaomi mostrano direttamente sulla lente notifiche e messaggi, consentendo allo stesso tempo di scattare fotografie, effettuare chiamate, tradurre in tempo reale il testo che viene inquadrato dalle lente e mostrare la strada da percorrere

Dal punto di vista hardware abbiamo un display a micro LED all’avanguardia, grande quanto un chicco di riso (che è molto simile alla tecnologia OLED, dove ogni singolo pixel viene illuminato); una fotocamera di 5 megapixel; un microfono; un indicatore LED che segnala l’utilizzo della fotocamera, per garantire la privacy di tutti; un processore ARM quad-core, un touch-pad laterale, moduli Wi-Fi e Bluetooth. Tutto pesa solo 51 grammi.

Gli Xiaomi Smart Glasses interagiscono solo con dispositivi Android attraverso l’app di Xiaomi e l’assistente “XiaoAI”.

Il colosso cinese ha già annunciato l’arrivo del nuovo modello che sarà ancora più leggero, lo Xiaomi Mijia Glasses Camera.

Gli Smart Glass di Snapchat: Snapchat Spectacles 3

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Gli Snapchat Spectacles 3, smart glass di Snapchat, sono arrivati alla terza edizione nel 2022 al prezzo di €385. 

Gli occhiali intelligenti di Snapchat sono pensati per chi crea contenuti multimediali, foto e video, infatti nell’ultima versione sono dotati di due fotocamere, una di 1728×1728 px l’altra 1216×1216 px. I quattro microfoni multidirezionale riescono a catturare bene l’audio dell’ambiente circostante.

Molto interessante è la funzionalità di registrare foto e video in 3D e poterli visualizzare attraverso un app sul proprio smartphone. Per questa funzionalità, gli sviluppatori di Snapchat hanno realizzato una selezioni di filtri fruibili solo sugli occhiali. 

Il design è ricercato ed elegante è  disponibile sia in color carbon che in mineral.

La cover, come per Spectacles 1 e 2, consente di ricaricare del 50% la batteria degli smart glass, posando gli occhiali nella propria fodera. Inoltre, il porta occhiali si ripiega e può essere riposto in borsa o in tasca. 

Seppure ci sono state molte migliorie, rispetto ai modelli precedenti, i sensori delle fotocamere, per la loro posizione, sono ancora molto sensibili, tanto da produrre contenuti accidentalmente. 

Gli Spectacles sono poco adatti per worker o per chi vuole acquistare uno smart glass completo nelle sue funzionalità, perché gli smart glasses di Snapchat sono sprovvisti di speaker over-ear, rendendo impossibile effettuare chiamate o ascoltare della musica.  

Gli Smart Glass di Bose: Bose Frames

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I Bose Frames sono occhiali da sole smart, conosciuti sul mercato per la qualità dell’audio. La caratteristica principale è che, grazie ai sensori ope–ear e Bose AR, la tecnologia smart glass di Bose capta i movimenti della testa affinché venga riprodotta una musica dinamica con un sistema 5.1 Dolby.

I 3 microfoni consentono di rispondere alle chiamate, ascoltare musica e interagire con il mondo esterno, senza dover interrompere l’ascolto e senza disturbare gli altri. 

Gli smart glass di Bose sono dotati di un pulsante touch, che consente di attivare una chiamata vocale o di mettere in pausa una traccia musicale. La batteria è ricaricabile, fino a 5 ore e mezza di riproduzione costante. 

I Bose Frames sono compatibili sia con Android che con Apple. Rispetto ai suoi competitor, si presenta come un accessorio wearable che si sostituisce poco più agli echo dot e altri assistenti virtuali. 

Sono gli occhiali digitali ideali per chi desidera provare smart glass a un prezzo accessibile di €279,  a cui vorrà affidare task non troppo pretenziose. 

Gli Smart Glass di Huawei: Huawei Gentle Monster Eyewear 2

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Nella seconda generazione di Gentle Monster Eyewear Huawei propone 4 design differenti, di cui solo due disponibili in Italia Lang e Myma, sia da sole che da vista, al costo di €329. In entrambi casi si possono sostituire con le lenti ottiche descritte dall’oculista.

La custodia, è elegante, funziona come caricabatteria wireless e ha una doppia cerniera che protegge gli occhiali in caso di caduta o urto.

Rispetto alla versione precedente, è compatibile sia con Apple che con Android. Attraverso comandi manuali, ad esempio scorrendo il dito sull’asta si regola il volume di una chiamata, oppure pizzicando con le dita si attiva la modalità pairing, ovvero si associa ad un nuovo device. 

Il nuovo sistema acustico, i doppi microfoni e la capacità di adattare il volume in base all’ambiente circostante, riescono a ridurre il rumore esterno rendendo elevatissima la qualità del suono, specie se possiede uno smartphone Huawei.

A livello di vestibilità, gli smart glass di Huawei, i Gentle Monster Eyewear, sono molto leggeri. 

Sono occhiali digitali perfetti per chi ama provare le nuove uscite tecnologiche, sono comodi e utili per chi è sempre in call con i clienti e per non sentire più il peso degli auricolari. 

Gli Smart Glass di Google: Google Glass il primo salto nel vuoto… andato male

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Nel 2013, l’allora Google Inc. provò ad anticipare tutti presentando un prodotto assolutamente futuristico per i tempi: i Google Glass.

Frutto del lavoro dei “Google X Lab” di Astro Teller e Sergey Brin e sotto nome in codice “Project Glass”, i Google Glasses si prefiggevano di occupare una zona scura del mercato per quei tempi: la realtà aumentata

All’inizio degli anni 2010 pensare di poter rendere una tecnologia così specifica come la realtà aumentata “User-friendly” era davvero complesso, tuttavia, l’allora fondatore di Google, Sergey Brin, spinse davvero molto per portare avanti il progetto.

L’idea alla base era particolarmente visionaria: permettere all’utente di interagire con il circostante in un modo completamente nuovo e innovativo.

La componentistica alla base era davvero ambiziosa: Wi-Fi, Bluetooth, cuffie a conduzione ossea, modulo GPS, sensori fotografici di ultima generazione, Lenti LCD, oltre che un software potentissimo in grado di poter riprodurre chiamate e videochiamate.

Tuttavia, se da un lato il curriculum hardware prometteva qualcosa di molto vicino al futuro, dall’altro il costo si rivelava proibitivo e inavvicinabile per un utente medio, ben 1500 dollari (all’incirca 1300 euro), un prezzo non proprio accessibile alla massa per un paio di occhiali tecnologici.

Poco dopo il primo annuncio intorno alla fine del 2014, il “Project Glass”, iniziò la fase cosiddetta “Explorer”.

L’esigenza era chiara: consentire agli sviluppatori di ottenere in anticipo i primi prototipi di Google Glass, così da permettere loro di testarne le potenzialità e poter lavorare sulle prime app da distribuire sul dispositivo in questione.

Insorsero però, i primi problemi.

Un dispositivo libero e particolarmente semplice come i Google Glass, portava con sé un grave problema riguardante la “privacy” data la sua naturale propensione ad essere “non visibile”.

In tal senso, Google dovette ben presto correre ai ripari scrivendo una vera e propria “policy”, sottolineando cosa si potesse o non potesse fare con gli occhiali di Google.

Il prezzo proibitivo e i problemi di sviluppo legati alla privacy spensero ben presto l’entusiasmo degli sviluppatori.

A Gennaio 2016, dopo circa 3 anni, il “Project Glass” fallisce definitivamente sparendo dai radar di qualunque social.

Credevamo di non vedere mai più occhiali smart di Google, ma al Google I/O 2022 è stato presentato un prototipo dei possibili successori. L’obiettivo di Google è di abbattere le barriere linguistiche attraverso la realtà aumentata,gli occhiali sono in grado di ascoltare l’interlocutore e mostrano, in tempo reale, i sottotitoli tradotti sul display delle lenti. 

Il Fallimento dei Google Glass (Google Glasses)

Non si può parlare di occhiali intelligenti senza citare il caso dei Google smart glasses.

Lanciati con grande entusiasmo nel 2013, questi occhiali rivoluzionari promettevano di portare sul mercato della realtà aumentata un dispositivo potente ed elegante. Sebbene fossero pieni di potenziale, non hanno mai raggiunto il livello di accettazione del pubblico che Google sperava.

La prima versione, Explorer Edition, fu interrotta nel 2015. Successivamente Google optò per un approccio business-oriented lanciando la Google Glass Enterprise Edition, rivolta alle imprese e che continuò ad ottenere aggiornamenti hardware fino al 2019.

Nonostante gli sforzi a marzo 2022 Google ha annunciato l’interruzione della vendita dei Google Glass Enterprise Edition e la fine del supporto a partire dal settembre dello stesso anno. La decisione riflette la difficoltà della società nel raggiungere un seguito significativo sia nel mercato di consumo che in quello aziendale, compresi i key sectors medico e scientifico.

Questo esempio serve a ricordare che, nonostante la crescente curiosità e interesse per la tecnologia di realtà aumentata, il successo non è sempre garantito.
Nonostante il successo non pienamente raggiunto dagli smart Google Glasses, Google continua a investire e innovare nel campo della realtà aumentata.

Google e le Nuove Sfide: Dall’Ombra del Google Glass alla Luce degli Occhiali AR (occhiali a Realtà Aumentata)

Lasciando alle spalle l’epilogo amaro degli occhiali Google Glass originali, Google segna una nuova era, lanciandosi con vigore nel campo della realtà aumentata.

Nel corso della conferenza annuale per sviluppatori Google I/O nel maggio 2022, Google ha aperto un nuovo capitolo svelando un prototipo impressionante di occhiali AR, google glasses 2. La presentazione, condita da un breve ma incisivo video, ha introdotto al mondo una tecnologia capaci di abbattere confini linguistici in modo mirabile: gli occhiali a realtà aumentata di Google dotati dell’applicazione Google Translate, dei veri e propri occhiali interattivi. Questa invenzione promette di rendere fluida la comunicazione tra individui che non parlano la stessa lingua, visualizzando testi tradotti direttamente nel campo visivo dell’utente, come se fossero magicamente sospesi davanti ai suoi occhi.

La peculiarità di questi occhiali smart sta nella loro abilità di fungere da ponte tra culture e linguaggi, agendo contemporaneamente come un facilitatore per le conversazioni e un abbattitore di barriere per chi affronta sfide di natura uditiva. La dimostrazione ha toccato le corde del cuore, mostrando una partecipante non udente in grado di interagire con sua figlia attraverso la visione di testi trascritti live grazie agli occhiali. Questo potente strumento di inclusione sociale si distingue per essere completamente senza fili, liberando l’utente da ogni vincolo e permettendogli di vivere un’esperienza senza precedenti, indisturbato nel proprio ambiente.

La visione di Sundar Pichai, CEO di Google, trapela chiaramente dalla narrazione aziendale: non si tratta semplicemente di lanciare sul mercato un’alternativa ai fallimentari Google Glass, ma di introdurre una soluzione ingegnosa e di facile utilizzo per superare ostacoli comunicazionali finora insormontabili. Così, Google si riposiziona sul palcoscenico globale non solo come innovatore nel campo tecnologico ma come vero e proprio pioniere di una comunicazione universale, inclusiva e senza barriere.

Gli Smart Glasses e Apple: in arrivo le novità

Ad agosto del 2022 Apple ha lasciato trapelare informazioni sull’ambizioso progetto di Apple Glasses.

Il Progetto Glasses inizia con i visori AR/VR che arriveranno alla fine del 2022 e costeranno tra i $300–900.

Ancora poco chiara è la data di uscita degli Apple Glasses, probabilmente entro il 2025. Tuttavia gli occhiali smart di Apple saranno un prodotto di nicchia, con un costo di circa $500–1000, lenti graduate escluse. 

Gli Apple Glass avranno l’identità di veri e propri occhiali, leggeri ed eleganti, caratterizzati da un display intelligente da 0,5 pollici l’uno,potenti processori, microfoni, con i controlli gestuali e non saranno dotati di fotocamera.

Per non imbattersi negli stessi problemi di privacy della concorrenza, Apple ha deciso di non includere la fotocamera nei suoi occhiali, ma di utilizzare sensori LiDAR consentendo il controllo dei gesti, la localizzazione e il riconoscimento di una persona senza la necessità di un controller. 

Anche il touch non sembra far parte degli Apple Glasses che sarà sostituito da input “naturali” come movimenti della testa o controlli vocali.

Infine, un brevetto ancora in fase di sviluppo prevede che la lente potrà adattarsi autonomamente all’utente che la indossa.

A differenza dei Google Glass, che sembravano voler sostituire completamente lo smartphone, il prodotto Apple aumenterà l’esperienza di iPhone.

Infine, il Progetto Glasses si completerà con le futuristiche lenti a contatto AR che usciranno nel 2030.

 

Google Glass Ray-Ban Stories Echo Frames Xiaomi Smart Glasses Apple Glasses Spectacles 3 Bose Frames Gentle Monster Eyewear 2
Peso 40 grammi 49 grammi 34 grammi 51 grammi 100-200 grammi 56,5 grammi 57 grammi 44 grammi
48 grammi
Touch no si no si no no no si
Fotocamera 5MPX 5MPX no 5MPX no Foto: 1728 x 1728 px
Video: 1216 x 1216 px
no no
Controllo vocale no si si si si no no no
Assistant Google Facebook Alexa XiaoAI Siri no Google e Siri Google e Siri

Smart glass, come sceglierli?

I principali vantaggi che rendono gli smart glass un accessorio irrinunciabile per uomini di business sono: la possibilità di condividere informazioni in tempo reale a mani libere, maggiore concentrazione e aumento della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Per scegliere i giusti occhiali, devi valutare:

  • Il peso: se dovrai tenerli tutto il giorno, è importante che siano leggeri. Guarda la tabella nel paragrafo precedente per capire quali sono i  più comodi per te;
  • La compatibilità con il tuo smartphone: ogni occhiale digitale ha il suo assistente, assicurati che quello che sceglierai è compatibile con i tuoi device;
  • Più adatti al tuo settore: gli smart glass si differenziano per design e tecnologia. Se per lavoro viaggi il mondo ti consigliamo i Google Glass, invece, se sei un content creator i Snapchat Spectacles.

Il futuro degli Smart Glasses: tra realtà virtuale e aziende

La flessibilità tecnologica rappresentata dalla realtà virtuale ci permette di prospettare un’applicazione aziendale che incentivi la produzione coinvolgendo ancor di più attivamente la forza lavoro.

Nello specifico, gli smart glasses permettono al singolo worker di accedere ben più facilmente ad informazioni, istruzioni e task, inoltre, grazie alle capacità video e audio del prodotto è possibile mettersi in contatto diretto e istantaneo con i propri colleghi, stimolando la coesione e la pratica comune durante il lavoro, diminuendo quindi errori di comunicazione.

Dal punto di vista dell’utilizzo nel settore dei servizi, è interessante notare che già adesso si lavori attivamente con la realtà virtuale attraverso l’utilizzo di headset AR/VR che permettono agli utenti che ne usufruiscono un nuovo modo di interagire.

Approfondisci >>> Realtà virtuale: Cos’è e perché è così importante per le aziende

Un interessante esempio in tal senso è METAVANITY, ambizioso progetto di Vanity Fair annunciato durante la biennale di Venezia 2022 — vero e proprio debutto nel mondo del “metaverso”.

Il METAVANITY, altro non è che un museo d’arte NFT accessibile tramite visori di realtà virtuale, in cui è possibile visitare una collezione in NFT delle copertine di Vanity Fair.

In questo senso è l’idea dell’applicazione della VR nel campo dell’e-commerce che sembra interessare il mercato. Amazon, ad esempio, sta già integrando le tecnologie AR all’interno del suo marketplace.

La più grande compagnia al mondo sta infatti già implementando le tecnologie del metaverso attraverso la possibilità di osservare modelli 3d degli oggetti da acquistare all’interno delle stanze.

Abbiamo sempre immaginato la realtà virtuale come qualcosa di costoso e inaccessibile, grazie ai progressi tecnologici e all’avvento degli smart glasses questa sembra rendersi disponibile anche all’utente medio: gli imprenditori interessati a investire in tale innovazione devono agire velocemente e celermente, il metodo AGILE offerto da Hubstrat è la risposta giusta alle esigenze delle Aziende e dei business che sono intenzionati a ricoprire i vuoti di questo mercato.

Approfondisci >>> Realtà virtuale, mercato e sviluppi

Aspettiamo i nuovi trend, la gara ai migliori smart glasses è appena iniziata.

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